PercheChiudere?

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kotramma
view post Posted on 11/5/2010, 12:59




A proposito di tatto con i dipendenti e contatto con i cittadini, il Governo decide con semplice emendamento ad un decreto legge,. di chiudere tutti i Dipartimenti Territoriali dell’Economia e delle Finanze.
Di fatto tronca, in un sol colpo, la storica mano territoriale del tesoro.
Le ragioni sono tante, due ci sembrano le principali:
• il risparmio che si genera chiudendo le sedi;
• il vantaggio di assegnare buona parte di quel personale ai monopoli, che hanno il vento in poppa per via di giochi e scommesse.

Ora, al di là di scontate e un po’ bacchettone considerazioni su salute e ruolo di uno Stato che privilegia le scommesse, resta da chiedersi che ne sarà dell’utenza.
Cosa potrà fare il cittadino, chiedere a Roma per qualsiasi problema? Attaccarsi al telefono oppure andare di persona?
E cosa ne sarà della professionalità altissima degli impiegati che verranno mandati a fare un lavoro completamente diverso.
Cosa ne sarà di tutte le competenze e lavoro che negli anni sono state dislocate in periferia?
E come la mettiamo, appunto, con la storia del federalismo e dello Stato che deve essere il più possibile vicino al cittadino ed ai suoi problemi anche fisicamente?


Questa discussione è riportata anche sul nostro blog, dove pure potete lasciare commenti

Edited by Asso_mid - 28/6/2010, 07:41
 
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px150
view post Posted on 18/5/2010, 08:33




CITAZIONE (kotramma @ 11/5/2010, 13:59)
A proposito di tatto con i dipendenti e contatto con i cittadini, il Governo decide con semplice emendamento ad un decreto legge,. di chiudere tutti i Dipartimenti Territoriali dell’Economia e delle Finanze.
Di fatto tronca, in un sol colpo, la storica mano territoriale del tesoro.
Le ragioni sono tante, due ci sembrano le principali:
• il risparmio che si genera chiudendo le sedi;
• il vantaggio di assegnare buona parte di quel personale ai monopoli, che hanno il vento in poppa per via di giochi e scommesse.

Ora, al di là di scontate e un po’ bacchettone considerazioni su salute e ruolo di uno Stato che privilegia le scommesse, resta da chiedersi che ne sarà dell’utenza.
Cosa potrà fare il cittadino, chiedere a Roma per qualsiasi problema? Attaccarsi al telefono oppure andare di persona?
E cosa ne sarà della professionalità altissima degli impiegati che verranno mandati a fare un lavoro completamente diverso.
Cosa ne sarà di tutte le competenze e lavoro che negli anni sono state dislocate in periferia?
E come la mettiamo, appunto, con la storia del federalismo e dello Stato che deve essere il più possibile vicino al cittadino ed ai suoi problemi anche fisicamente?

Veramente credo che i Monopoli di Stato siano stati praticamente spazzati via dalla privatissima Lottomatica. E' proprio perché i colleghi dei Monopoli sono rimasti senza lavoro che vogliono salvargli il posto trasformandoli in Agenzie fiscali.

A parte questo, condivido tutto il resto.

Gli uffici territoriali del MEF sono l'interfaccia diretta tra il cittadino e la P.A. in ambito locale, e svolgono questi compiti su parecchie materie molto diverse tra loro (stipendi, pensioni ordinarie, di guerra, tabellari, privilegiate, depositi definitivi, depositi provvisori, sostituti d'imposta ecc.), per la corretta trattazione delle quali è necessaria una competenza specifica ed una professionalità non certo improvvisata.

Di tutte le proposte di smantellamento delle DTEF e dei progetti di accorpamento con i Monopoli, però, non ne ho sentita una che abbia affrontato il problema dell'affidamento delle attuali competenze delle DTEF, né della dislocazione degli immensi e complessi archivi disseminati sul territorio.

Temo che i malcapitati cittadini dovranno affidarsi al pendolino rabdomantico non soltanto per sapere a quale sede rivolgersi per la propria pratica, ma anche per ritrovare il proprio fascicolo, verosimilmente ammassato chissà dove con le pale meccaniche, alla faccia non dico dei criteri archivistici, ma addirittura del sano buon senso.



 
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Asso_mid
view post Posted on 31/5/2010, 08:25




Consentitemi di fare un po' di cross posting, riportando anche qui il commento che ho lasciato sul blog:

"Il cittadino, tanto per cambiare, è quello che rimane in fondo alla lista delle priorità.
Da anni si cerca di eliminare la duplicazione di sedi territoriali del MEF, una contabile (Ragioneria) ed una amministrativa (DTEF) per ogni provincia. Fallita la riunificazione, per l'indisponibilità delle ragionerie a cedere anche solo un'oncia della propria autonomia, si è scelto adesso di annullare TUTTE le sedi amministrative. Come dire che il lavoro svolto per tutti questi anni è stato inutile, che non serve una preparazione specifica per affrontare le molteplici linee di attività affidate alle DTEF e che non serve nemmeno un collegamento diretto con il cittadino sul territorio. Se qualcuno pensasse che il ruolo delle DTEF potrà essere svolto dalle superstiti Ragionerie, però, si disilluda da subito: non esiste alcun presupposto perché la cosa riesca. Dipendenti, pensionati, depositanti e utenti vari si mettano il cuore in pace, almeno per parecchio, parecchio tempo. "

 
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alter ego
view post Posted on 31/5/2010, 12:32




CITAZIONE (kotramma @ 11/5/2010, 13:59)
E cosa ne sarà della professionalità altissima degli impiegati che verranno mandati a fare un lavoro completamente diverso.
Cosa ne sarà di tutte le competenze e lavoro che negli anni sono state dislocate in periferia?


Nulla!
Non ne sarà nulla.
Come al solito.
Del resto da una classe politica (e non parlo neanche solo di questo governo, perché purtroppo è una tendenza assolutamente trasversale) che non fa che affossare il lavoro pubblico, diffondendo a più non posso la convinzione che sia un lavoro inutile e che inutili siano i lavoratori che vi si dedicano, cosa altro ci si può aspettare?
I lavoratori pubblici, in quanto inutili nullafacenti e incompetenti, non sono altro che carcasse da spostare dove fa più comodo, anzi no, dove danno meno fastidio, dove non intralciano il traffico, dove non ci si può inciampare su. Se esistesse un tappeto abbastanza grande li si potrebbe schiaffare tutti lì sotto, come si fa con l'immondizia che non si sa dove buttare.
Tanto, a cosa servono? Cosa sanno fare?
Vuoi mettere i lavoratori privati (meglio se precari e ricattabili da contratti capestro)? Tutti belli alllineati e scattanti come soldatini, pronti a dare pure le proprie terga, in fretta e h24, senza stare lì a fare tante storie.
L'unica validità dei lavoratori pubblici è quella di costituire un magnifico serbatoio cui attingere quando servono soldi allo Stato.
Allora sì, i dipendenti servono perché dove altro li trovi i soldi pronti e sicuri per rimettere in sesto le finanze pubbliche?
Dagli evasori fiscali, forse?
No! Quelli vanno protetti e poi valli a trovare...
I lavoratori pubblici invece stanno lì, non si possono nascondere, sono come topi da laboratorio chiusi nelle loro gabbiette di plexiglass, su cui si possono fare tutti gli esperimenti che ci pare. Adesso l'esperimento è: vediamo quanto sangue gli si può tirare via prima che l'organismo ceda e si spenga.
CITAZIONE (Asso_mid @ 31/5/2010, 09:25)
Consentitemi di fare un po' di cross posting, riportando anche qui il commento che ho lasciato sul blog:

"Il cittadino, tanto per cambiare, è quello che rimane in fondo alla lista delle priorità.
Da anni si cerca di eliminare la duplicazione di sedi territoriali del MEF, una contabile (Ragioneria) ed una amministrativa (DTEF) per ogni provincia. Fallita la riunificazione, per l'indisponibilità delle ragionerie a cedere anche solo un'oncia della propria autonomia, si è scelto adesso di annullare TUTTE le sedi amministrative. Come dire che il lavoro svolto per tutti questi anni è stato inutile, che non serve una preparazione specifica per affrontare le molteplici linee di attività affidate alle DTEF e che non serve nemmeno un collegamento diretto con il cittadino sul territorio. Se qualcuno pensasse che il ruolo delle DTEF potrà essere svolto dalle superstiti Ragionerie, però, si disilluda da subito: non esiste alcun presupposto perché la cosa riesca. Dipendenti, pensionati, depositanti e utenti vari si mettano il cuore in pace, almeno per parecchio, parecchio tempo. "

Il cittadino non esiste più da un pezzo.
Esiste l'elettore.
Meditate, gente
Meditate.
 
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irongum
view post Posted on 1/6/2010, 08:46




Beh, forse 200 uffici territoriali del MEF, tra Ragionerie e Direzioni amministrative erano un po' troppo, o no?

:blink:
 
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px150
view post Posted on 1/6/2010, 11:38




CITAZIONE (irongum @ 1/6/2010, 09:46)
Beh, forse 200 uffici territoriali del MEF, tra Ragionerie e Direzioni amministrative erano un po' troppo, o no?

:blink:

Forse con lo snellimento delle procedure è vero, non servono più una ragioneria e una direzione territoriale per ogni provincia, però non è per niente scontato che quella superflua è la DTEF, anzi, specialmente se va in porto il federalismo fiscale.

Tutt'altro discorso, invece, è lo smantellamento anziché la riduzione degli uffici periferici, lo smantellamento di professionalità, memoria storica, archivi e quant'altro tutto questo comporta, magari per assegnare le competenze ad altri uffici a prescindere dalla logica ricollocazione del personale professionalmente preparato in quella materia.

Mi sa che ci vorranno anni anche solo per ritrovare il fascicolo di qualcuno, dopo la chiusura effettiva degli uffici.

Però può darsi che in alto loco credano che nelle DTEF non abbiano niente da fare.
 
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rocambole
view post Posted on 24/6/2010, 08:48




CITAZIONE (irongum @ 1/6/2010, 09:46)
Beh, forse 200 uffici territoriali del MEF, tra Ragionerie e Direzioni amministrative erano un po' troppo, o no?

:blink:

Dall'esterno è difficile capirlo, ma stiamo parlando di uffici con competenze strettamente tecniche, ad altra specializzazione, per così dire, anche se applicata a vari settori.

Sintetizzando al massimo, si può dire che la vocazione delle ragionerie è sempre stata quella di organo di controllo, che va a fare le pulci a tutte le virgole e ai decimali dei documenti di spesa per assicurarne la correttezza e la coerenza con il bilancio dello Stato; le DTEF invece hanno sempre avuto la funzione di raccordo tra l'utenza locale e l'amministrazione, occupandosi sia della parte amministrativa che sta a monte dei pagamenti, per così dire, nel senso che determina l'esistenza del diritto a percepire, sia di quella alla fine del procedimento, relativa ai pagamenti veri e propri.

Entrambe queste attività necessitano di una professionalità che non si improvvisa né si può semplicemente trasferire da un'ufficio ad una altro soltanto con trasferimenti caotici di personale dalle sedi dismesse a quelle superstiti delle ragionerie.

In nessun modo lo smantellamento delle DTEF lascia intravedere un barlume di garanzia per una continuità dei servizi prestati, tanto meno con competenze e produttività minimamente paragonabili a quelle degli uffici che si eliminano.

L'operazione avrebbe potuto avere un senso se le Ragionerie avessero accorpato gli uffici delle DTEF.
Ci sarebbero stati i medesimi risparmi di spesa nella gestione degli uffici ed anche il dimezzamento complessivo delle posizioni dirigenziali, ma senza la perdita di conoscenza, competenza e professionalità causata dalla prevedibile diaspora del personale DTEF.

Così invece, la professionalità acquisita in anni di lavoro dai dipendenti DTEF sarà probabilmente valutata zero nelle loro future destinazioni, perché chissà dove verranno mandati.
D'altra parte la medesima professionalità sarà aspramente rimpianta dagli uffici ai quali verranno attribuite le attività già svolte dalle DTEF, attività che saranno impreparati ad affrontare.

Quando il cittadino scoprirà il costo effettivo di questa operazione, in termini di disservizio, probabilmente sarà troppo tardi, e non mi stupirei se anche allora qualcuno riuscisse a fargli credere che la colpa è degli statali fannulloni.
Oltre il danno anche al beffa.
 
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carte48
view post Posted on 1/7/2010, 08:22




C'è una proposta che mi sembra molto più sensata, razionale ed efficiente della normativa approvata.
Si tratta di un emendamento il cui testo è disponibile sul sito del Senato, a questo link:
www.senato.it/japp/bgt/showdoc/fram...tampa=si&toc=no

In particolare, dopo aver disposto la soppressione non soltanto delle DTEF, ma anche delle Ragionerie territoriali, dispone "Contestualmente" l'istituzione di "un'unica articolazione
locale denominata Ufficio Territoriale dell'Economia" "nell'ambito del Ministero dell'Economia e delle Finanze", vale a dire di un unico ufficio del MEF a livello provinciale, "che svolge tutte le funzioni precedentemente assegnate ai due uffici locali soppressi".

In questo modo si dimezzerebbe il numero dei dirigenti generali, si ridurrebbe il numero dei dirigenti non generali, si potrebbero razionalizzare sia la spesa per la gestione degli uffici che l'utilizzo del personale delle due ex strutture, senza perdere il patrimonio di conoscenze degli uffici con la diaspora indiscriminata dei lavoratori.

Da ultimo, ma non per importanza, si eviterebbe di recidere drasticamente il collegamento tra il cittadino e l'amministrazione sul territorio, e si eviterebbero anche la confusione, il disorientamento e i disagi nell'utenza che invece si verranno sicuramente a creare, e probabilmente per molto tempo, con l'applicazione al D.L. 40

Edited by carte48 - 2/7/2010, 08:52
 
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carte48
view post Posted on 27/7/2010, 08:09




Anche sul blog si continua a parlare della chiusura delle DTEF
 
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px150
view post Posted on 29/7/2010, 07:33




Il MEF sta sondando il terreno per capire quali e quanti dipendenti delle DTEF sono interessati ad andare a lavorare ai Monopoli di Stato. L'Amministrazione ha addirittura scritto al personale chiedendogli di presentare una "istanza di manifestazione di interesse" (v. il file allegato che un sindacato sta facendo girare).

Pare che il personale delle DTEF, per protesta, è intenzionato a chiedere il trasferimento in massa.

Credete che l'Amministrazione la capirà, questa forma di protesta?

Edited by px150 - 29/7/2010, 08:52

Download attachment
DTEF_istanza_di_manifestazione_di_interesse.pdf ( Number of downloads: 744 )

 
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px150
view post Posted on 30/7/2010, 08:54




Il Tesoro ha pubblicato una nuova lettera di chiarimenti sui trasferimenti "volontari" ai Monopoli di Stato del proprio personale delle DTEF.

Mi sembra giusto metterla a disposizione qui:


Download attachment
DTEF___chiarimenti_1_.pdf ( Number of downloads: 161 )

 
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irongum
view post Posted on 1/8/2010, 10:16




Insomma, prima ai Monopoli si liberano del loro personale, abbandonandolo al proprio destino, poi decidono di aprire nuove sedi e di riempirle con il personale del Tesoro, anziché riprendersi i propri.
La cosa avrebbe senso soltanto se, come ho sentito dire da qualcuno, il personale ex AAMS andato via erano tutti operai.
Ma è vero?
 
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rocambole
view post Posted on 3/8/2010, 13:32




Dopo aver letto un po' di post di ex dipendenti dei Monopoli di Stato sul forum della funzione pubblica , mi è sorta spontanea una domanda: se fossi un dipendente DTEF, mi fiderei di un datore di lavoro come i Monopoli di Stato, visti i precedenti?
 
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px150
view post Posted on 11/8/2010, 16:28




Anche se mi sa un po' di aria fritta, forse è utile mettere a disposizione anche la direttiva del Ministro del MEF su questo argomento:


Download attachment
Direttiva_del_Ministro_del_2.7.2010.pdf ( Number of downloads: 138 )

 
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rocambole
view post Posted on 17/8/2010, 12:38




E’ facile riempirsi la bocca di frasi ad effetto, come incentivi al lavoro, miglioramento della produttività, miglioramento dell'efficienza, premialità dei migliori, uffici pubblici che funzionano.

Veniamo giudicati dai fatti, però, non dalle parole.

I fatti sono che all'improvviso qualcuno ha deciso che un centinaio di uffici non servono più, e non si tratta di uffici che stavano già agonizzando da anni, tutt'altro, sono Uffici in cui chi ci lavora non ha il tempo di annoiarsi, in cui le linee di attività sono tante e complesse, per cui sono necessarie conoscenze specifiche ed approfondite.

Sopprimere questi uffici così, senza avere già in anticipo un piano organizzato su chi e come dovrà occuparsi delle loro competenze, significa mostrare assoluto disinteresse per il bene pubblico, cioè per i diritti dell’utenza, oltre che per la professionalità e l’interesse al lavoro di chi ha portato avanti la baracca fino ad oggi.

Il tutto alla faccia di tutte quelle frasi ad effetto di cui parlavo prima.

Rimane però un dubbio: che fine faranno tutti quegli obiettivi su cui dovrebbero essere valutati (e pagati) i dirigenti e, in parte, anche i dipendenti? Ha ancora senso tenere in piedi degli obiettivi magari pluriennali, pensati e realizzati per Uffici consolidati, quando questi Uffici fra poco non esisteranno più?
 
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43 replies since 11/5/2010, 12:59   3946 views
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