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| Anche da noi c'è un problema analogo: stanno cercando di eliminare l'uso della posta elettronica in locale, per risparmiare le spese di configurazione e manutenzione dei programmi di posta elettronica che lavorano sui singoli PC. Questo significa lasciare tutte le e-mail sul server, automatizzando l'archiviazione a scadenze predefinite, magari su un server diverso ma pur sempre con uno spazio limitato.
Quando ho chiesto ad un tecnico del nostro servizio di assistenza come pensavano di risolvere il problema dello spazio esaurito, visto che, presto o tardi, il server si sarebbe saturato di e-mail, mi ha risposto che gli utenti avrebbero dovuto eliminare la posta superflua, tanto secondo lui la maggior parte della posta che gira è fatta di spam.
E' stato inultile fargli notare che è interesse di ciascun utente liberarsi al più presto dello spam, per evitare di affogarci, e che per risolvere il problema non contassero troppo sul preconcetto che la maggior parte della posta che gira è "cartaccia"; è stato inutile anche spiegargli che in una amm.ne pubblica bisogna lasciare traccia di tutto, non come nel privato dove, se non fosse perché la legge lo vieta per un po', potrebbero pure buttare via tutto dopo aver concluso il contratto e consegnato la merce; il grand'uomo ha allargato le braccia e fatto spallucce. Tanto quando il problema sarà evidente la sua ditta probablmente lavorerà altrove, o forse sarà proprio questa l'occasione per un nuovo appalto.
Mi ha fatto venire in mente che mio nonno una volta mi ha raccontato di un tizio che quando veniva chiamato per riparare un tetto ne approffittava per rompere di nascosto qualche tegola da un'altra parte, così si era assicurato un nuovo lavoro in prospettiva non troppo lontana. Mi sa che questo sistema si usa ancora, magari non solo coi tetti.
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